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Miss Lady Ashley si presentò sicura di sé nella stanza, il suo schiavo personale chiuso in una gabbia, osservandola attentamente mentre esercitava un controllo totale. Una troia era saldamente fissata a una panca, la sua fica da maschio esposta e vulnerabile. L'atmosfera era carica di attesa mentre Miss Lady Ashley ordinava: \"Guarda il mio grande cazzo.\"
La mente della troia corse con un misto di paura ed eccitazione mentre immaginava cosa avesse in serbo per lui Miss Lady Ashley. Sapeva che lei non sarebbe stata tenera con lui, ma non poteva negare l'ebbrezza di essere completamente nelle sue mani.
Con un sorriso malizioso, Miss Lady Ashley non perse tempo nel spingere profondamente nella fica schifosa, usandolo per il suo piacere senza esitazione. La stanza era piena dei suoni della sua dominanza, gli echi dei suoi gemiti che si mescolavano con i suoi comandi. Era una scena di potere grezzo e sottomissione, dove i confini si confondevano e i desideri regnavano.
Il controllo di Miss Lady Ashley era assoluto, ogni suo movimento calcolato per spingere i limiti dell'endurance della sua troia. E mentre continuava a usarlo a fondo, lui non poteva fare a meno di arrendersi all'estasi di essere posseduto da una tale Mistress potente e dominante.<\/p>"