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La dea Euridice sedeva davanti a due adoratori di piedi tremante, gli occhi fissi su ogni suo movimento. Vestita con calze a rete squisite che esaltavano l'eleganza dei Suoi piedi, sapeva l'effetto che aveva su queste creature patetiche e indifese. Ogni movimento era deliberato, calcolato per tormentarli, per spingerli in una frenesia di desiderio che non avrebbero mai sperato di soddisfare.
La loro adorazione fu immediata, la loro eccitazione palpabile. Adoravano i Suoi piedi con un fervore disperato, sperando di guadagnare il Suo favore attraverso la loro devozione. Ma per la dea Euridice, era tutto un divertimento fugace.
Quando i loro sforzi non riuscirono a mantenerLa intrattenuta, li liberò dal loro tormento con un gesto di disprezzo. Togliendosi le calze a rete, le lasciò infilate in una delle loro bocche come un dono beffardo. Senza nemmeno uno sguardo indietro, la dea Euridice se ne andò, lasciandoli umiliati e desiderosi di una Mistress che aveva già voltato pagina.
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